E’ la contrada dove presumibilmente avvenne il primo scontro tra le milizie della Lega Lombarda e quelle di Federico Barbarossa in territorio tra Ponzella e Mazzafame. La costruzione detta cascina Flora ha conservato nei secoli i torrioni quadrati dell’epoca precedenti l’anno di costruzione del Castello di Legnano.Si perde nella notte dei secoli la precisa data di nascita di quella che oggi si conosce come Contrada della Flora e ciò che di essa si può ammirare oggi non è, in estensione, in potenza l’antica contrada.

Il nome di Contrada la Flora che oggi la distingue è la derivazione ultima, deformata in successivi passaggi cui i secoli e l’evolversi del linguaggio, hanno procurato al nome vero che in origine era “Contrada dei fieri”.A cavallo tra il 600 e il 700 divenne la “Contrada dei fiori” , così denominata per la fiorente bellezza delle sue fulgide dame.Una sola cosa non è stata intaccata dal passato degli e si è mantenuta intatta e tradizionale di gloria e splendore: i colori del contado rosso e blu, una striscia blu che taglia in diagonale il campo rosso: simbolo, il rosso di ardore, forza e tenacia, il blu di cavalleresco antagonismo e di impareggiabile lealtà. I fiori blu, che trapuntano il vessillo, si richiamano ad un episodio che la tradizione vuole sia accaduto dopo la Battaglia: le donne di contrada, al passaggio dell’esercito vittorioso della Lega, gettarono fiori ai militari in segno di trionfo e letizia.

Le immagini sottostanti mostrano come negli anni siano mutate le geometrie ed i simboli presenti nel vessillo della contrada.

Nel territorio della Flora sorge la chiesa dedicata ai Santi Martiri trentini Sisinio, Martirio e Alessandro, le cui spoglie si trovano nella chiesa milanese di S.Simpliciano. Essi venivano festeggiati appunto il 29 Maggio, giorno in cui si accese la storica battaglia.

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